Mettere un immobile in locazione rappresenta una valida opportunità per generare reddito passivo, ma non è privo di insidie. In Italia, una larga percentuale di inquilini fatica a rispettare le scadenze: oltre il 60% paga in ritardo e quasi la metà risulta inadempiente. Per ridurre al minimo i rischi e tutelare il proprio investimento, è essenziale affrontare il processo di locazione con criteri precisi, a partire dalla scelta dell’inquilino fino alla stesura di un contratto solido.

Valutare attentamente chi occuperà l’immobile

Affidare la propria casa alla persona sbagliata può trasformare un’occasione di guadagno in un problema legale o economico. Per questo, la selezione dell’inquilino deve basarsi su parametri oggettivi, non su semplici sensazioni.

Controllo della capacità economica
Una regola prudenziale suggerisce che l’affitto non superi un terzo del reddito mensile del conduttore. Ma non basta: è fondamentale verificare anche la continuità e l’affidabilità delle entrate. Un contratto di lavoro a tempo indeterminato o una partita IVA con dichiarazioni fiscali stabili da almeno due anni rappresentano segnali rassicuranti.

Analisi della capacità di spesa residua
Occorre considerare anche quanto resterà disponibile all’inquilino una volta pagate le spese fisse. Se una coppia dispone di 1.500 euro mensili e deve versare 500 euro d’affitto, il margine per coprire le restanti necessità potrebbe essere insufficiente.

Redigere un contratto di locazione solido

Il contratto è la prima linea di difesa del proprietario. Deve essere preciso, dettagliato e costruito su basi giuridicamente solide. Alcuni accorgimenti possono fare la differenza.

Richiesta di un garante
Nel caso in cui il conduttore non presenti requisiti economici adeguati, è consigliabile prevedere la figura di un garante che si assuma responsabilità formali in caso di inadempienza.

Cauzione a copertura di eventuali danni o mancati pagamenti
La legge consente di richiedere fino a tre mensilità di deposito cauzionale. Questo fondo può essere utilizzato per riparare danni o coprire canoni insoluti al termine della locazione.

Clausole risolutive per morosità
È opportuno inserire una clausola che consenta di risolvere automaticamente il contratto in caso di mancato pagamento, anche solo di una rata. In presenza di problematiche, è fondamentale procedere subito con una diffida legale tramite un avvocato.

Assicurazione contro i rischi di morosità
Esistono polizze assicurative specifiche che tutelano il locatore dal mancato pagamento del canone e da eventuali danni all’immobile. Una garanzia in più per dormire sonni tranquilli.

Capire il fenomeno della morosità attraverso i dati

Conoscere il profilo medio dell’inquilino moroso può aiutare a fare valutazioni più consapevoli:

  • Le persone tra i 40 e i 49 anni risultano essere la fascia con maggiore incidenza di morosità.
  • I giovani sotto i 30 anni e gli over 60 mostrano una maggiore affidabilità nei pagamenti.
  • La maggioranza degli inquilini inadempienti versa un canone mensile inferiore ai 500 euro, segno che le difficoltà aumentano al diminuire della disponibilità economica.

Affittare casa con tranquillità è possibile

Garantirsi una locazione senza complicazioni richiede metodo e consapevolezza. Selezionare il conduttore con criteri oggettivi, predisporre un contratto ben strutturato e adottare misure di prevenzione contro il rischio di morosità sono azioni fondamentali per proteggere il proprio immobile.